
Simone Centanni: “Rimanere è stato un gesto naturale”
I suoi primi playoff con la maglia della Luciana Mosconi Ancona. La serie contro Nardò ha chiuso la terza stagione con la squadra della sua città, un contratto in scadenza e qualche voce che voleva il capitano con le valigie in mano. Ma Simone Centanni in cuor suo non ha mai preso in considerazione l’idea di lasciare tutto e tutti, di ricominciare a fare chilometri come quando arrivò fino a Castelletto Ticino piuttosto che Costa Volpino o nella più vicina Montecatini. Altri tempi e altra età. Questa adesso è la sua casa e non solo perchè ad Ancona è nato e c’è tutta la sua bella famiglia comprese Lisa e la piccola Sofia. Il capitano quest’anno avrà al suo fianco i suoi amici fraterni Panzini e Pozzetti e sarà un’avventura tutta da vivere.
Un colloquio tra amici con la dirigenza dorica e poi con il nuovo tecnico che conosce benissimo. Una stretta di mano dopo neanche 10 minuti di discorsi e la firma come gesto naturale che sancisce la prosecuzione di un rapporto che non poteva finire. Simone Centanni è già pronto dunque per iniziare la quarta stagione consecutiva con la Luciana Mosconi. Una squadra che cambierà ancora fisionomia ma che ha come comun denominatore con le squadre del passato quel tiratore micidiale con la maglia numero 6 addosso a cui piace fare tanto canestro.
“Non ho mai pensato di andare via – dice Simone Centanni raggiunto al termine di uno dei tanti allenamenti off-season che svolge per tenersi in forma durante l’estate – e c’era la ferma volontà di entrambe le parti di continuare questo cammino insieme. Ho parlato con il nuovo coach e subito dopo mi sono accordato con la Società. E’ bastato davvero pochissimo per rimanere insieme. Ritengo questo prolungamento un gesto naturale.”
Innegabile anche il fatto che gli arrivi di Panzini e Pozzetti abbiano in te aumentato la voglia di restare.
“Tra noi c’era un patto che dovevamo prima o poi tornare a giocare insieme. Chiaro che sapere delle firme di Lollo e Simone mi ha ulteriormente spinto a restare. Era una cosa che volevamo e che ora finalmente si realizza.”
Uno piccolo ultimo sguardo all’ultima stagione. Cosa è rimasto dell’anno appena trascorsa?
“Una stagione indubbiamente strana per tanti ovvi motivi dove forse poteva andare meglio ma anche peggio proprio per via delle note vicissitudini capitate nel momento clou. Diciamo che è stata un annata comunque positiva dove abbiamo raggiunto l’obiettivo principale dei playoff. Forse con qualche inconveniente in meno potevamo ottenere un piazzamento migliore ma direi che nel complesso è stato un cammino senz’altro positivo.”
Quel qualcosa in più che magari cercheremo di fare quest’anno?
“Lo speriamo tutti davvero, ci siamo lasciati un bel margine per poter migliorare. Ancora è presto, non conosciamo neanche i nomi delle avversarie e soprattutto abbiamo una squadra da definire. Le premesse per fare bene ci sono tutte e vedremo di mantenerle sin dal primo giorno in cui ci ritroveremo tutti in palestra.”