
La storia si ripete. La Luciana Mosconi sconfitta di un punto anche a Matelica
Lo stesso copione beffardo al termine di una partita identica a quella di Imola. A Matelica la storia della Luciana Mosconi in trasferta si ripete a distanza di due settimane con i dorici a comandare le danze per oltre tre quarti ma poi usciti sconfitti per merito dei padroni di casa che nel rush finale azzannano Panzini e c.fino alla vittoria dal sapore di impresa. E come era successo al PalaRuggi la Luciana Mosconi fallisce sulla sirena il tiro della vittoria e stavolta con l’aggiunta di ancor più pathos.
Due secondi alla fine, gli anconetani hanno appena subito il tiro del sorpasso di Provvidenza lesto a raccogliere il rimbalzo offensivo dopo l’errore di Gallo. Rimessa in zona d’attacco per gli ospiti, Bedin mette in moto Ciribeni che si crea dal palleggio un rapido tiro da tre punti. La palla scheggia il secondo ferro, c’è però il rimbalzo offensivo di Bedin che segna appoggiando al tabellone. Nel frattempo nel frastuono del piccolo palasport di Castelraimondo è suonata la sirena. L’arbitro posizionato verso il centro del campo sanziona subito che il canestro non è buono. Il collega che sta sotto canestro non sembra dello stesso avviso o quantomeno vuole parlarci su. I due grigi si ricongiungono e danno vita a un rapido conciliabolo attorniati da tutti i giocatori che vogliono far valere ognuno le proprie ragioni. Succede un pò di tutto compreso qualche spintone tra i protagonisti in campo. Alla fine i direttori di gara consultano anche il tavolo degli ufficiali di campo certificando poi che il tiro di Bedin è arrivato fuori tempo massimo e scatenando il logico tripudio dei matelicesi al loro 3°successo di fila, tante partite vinte quante quelle perse dalla Luciana Mosconi entrata ora in un pericoloso vortice di risultati negativi.
Resterà per sempre il dubbio se quel canestro era valido o meno. Al netto di tutto rimane però una Luciana Mosconi che non doveva ritrovarsi in quelle condizioni dopo una partita avuta in pugno e per lunghi tratti anche saldamente. I numeri impietosi dicono che dopo il +14 del primo tempo (30-44, il massimo vantaggio dei primi 20′) i dorici hanno toccato il +16 a inizio ripresa e chiuso avanti 51-62 il terzo parziale. In avvio di ultima frazione Matelica riduce a -5 ma poi Carnovali e Czoska realizzano i canestri che riportano Ancona avanti di 10 lunghezze (57-67) dopo 3′. A quel punto riecco i fantasmi del PalaRuggi. Matelica viene trascinata dall’ottimo Gallo che a -3’04” dalla fine sancisce la parità a quota 67. Dopo un paio di errori di Panzini e Ciribeni, Riccio sigla il sorpasso, Ancona si scuote con il gioco da tre punti di Ciribeni e la tripla di Carnovali del 69-73 a un minuto e mezzo dallo stop. Vissani segna dall’angolo la 5a tripla della sua grande serata per il 72-73, Carnovali dall’angolo fallisce quella che forse avrebbe chiuso ogni discorso. Matelica torna allora in attacco e Gallo viene spedito in lunetta da un fallo di Bedin. 2/2 del playmaker e Vigor di nuovo avanti (74-73) a -49″. La Luciana Mosconi si riprende il vantaggio con Ambrosin bravo a correggere l’errore in entrata di Ciribeni (74-75) a -35″ dal gong. Matelica organizza l’attacco decisivo. Gallo lavora con il cronometro poi attacca l’area arrivando fino al ferro. C’è l’errore ma sul rimbalzo piomba Provvidenza che segna sotto l’incredibile euforia del tifo locale. E’ questo l’ultimo canestro della partita prima dei due secondi conclusivi che gettano soltanto amarezza sulla Luciana Mosconi Ancona.