
Grinta, versatilità e generosità. Alberto Cacace si racconta
WLigure di Loano, vive ora a Lecco da un paio di anni per ragioni di cuore. Alberto Cacace, il volto nuovo della Luciana Mosconi Ancona, è un prodotto del nord cresciuto a pane e basket nei campetti del centro della provincia di Savona. Frutto pregiato della locale Società, con la squadra Under 17 nel 2012 e 2013 seppe raggiungere le Finali Nazionali di categoria. In particolare nell’ultima edizione, giocata nelle Marche, i liguri raggiunsero i quarti di finale. Nella partita decisiva per la qualificazione Cacace segna 35 punti, catturando 14 rimbalzi, contro l’Olimpia Milano di coach Galbiati che pochi giorni più tardi festeggerà lo scudetto. Sul ragazzotto di Loano si posano gli occhi dei grandi club. Arriva per prima la Stella Azzurra con cui diventa Campione d’Italia Under 19 nel 2015. Nel frattempo arriva anche la maglia della Nazionale Giovanile con le esperienze nel Mondiale Under 19 ed Europeo Under 18.
Veroli, Siena e Ferrara in A2, in mezzo l’esordio in B con la Stella Azzurra, e poi il via del percorso senior partendo da P.S.Elpidio, proprio laddove mise a segno quei 35 punti nella sfida contro Milano. Un biennio a Lecco e la stagione di Palestrina con quel primo posto nel Girone D vanificato dalla pandemia. L’estate scorsa un progetto altrettanto ambizioso con Rieti ma mai per lui partito. E allora la stagione 20/21 di Alberto Cacace si snoda in maniera molto positiva a Giulianova. Un buon campionato per arrivare adesso alla Luciana Mosconi e ripartire.
Alberto, benvenuto ad Ancona. Quali sono le prime considerazioni da neo-dorico e quali le principali motivazioni che ti hanno spinto a dire di si alla Luciana Mosconi?
“Sono molto contento e felice di questa chiamata arrivata da una Società ambiziosa e seria come ho potuto vedere anche in prima persona avendoci giocato contro nell’ultima stagione. Ho capito che ci sono progetti di crescita importanti inserendo in squadra giocatori del posto così come lo è l’allenatore. Fattori che possono dare uno stimolo in più a me e ad altri ragazzi che arriveranno, e che ci trasmetteranno la passione e l’attaccamento per la città. ”
Sei il quarto tassello di una squadra praticamente tutta nuova. Che idea ti stai facendo?
“E’ una squadra che mi piace molto, i primi nomi sono di grande valore per la categoria. Sono sicuro che gli ultimi innesti saranno di altrettanta fattura per una squadra che avrà una precisa identità e saprà dare soddisfazioni ai propri tifosi.”
Conosci Coach Coen?
“Non l’ho mai conosciuto e solo visto da avversario. Ho avuto modo di apprezzarlo sul campo come un allenatore vincente e tosto, proprio come quelli che piacciono a me. Credo che la sua grande esperienza sia valore aggiunto per tutti.”
Descriviti come giocatore a chi ancora non ti conosce.
“Mi definirei un giocatore versatile e generoso. In ambito difensivo posso ricoprire vari ruoli, offensivamente sto migliorando con la fiducia che ripongo in me stesso. Sono un giocatore grintoso, pronto sempre a dare una mano al compagno in difficoltà.”
Ad Ancona ritroverai Panzini, tuo compagno l’anno scorso a Giulianova.
“Con Lorenzo lo scorso anno mi sono trovato molto bene e sarà bellissimo ritrovarlo ora. Conosco anche Centanni e Pozzetti per averli avuti come avversari, entrambi molto forti. Vedremo poi chi altri arriveranno.”
L’ultima stagione è stata per te un po’ particolare…
“La definirei una stagione molto particolare. Partita con delle aspettative altissime che purtroppo non ho avuto modo di confrontare con me stesso. Ero arrivato in un gruppo di ragazzi pronto a vincere senza mezzi termini il campionato. Mi sono ritrovato in una situazione molto difficile, non ho avuto modo di dimostrare nulla e questo mi è dispiaciuto parecchio e forse ferito sportivamente parlando. Per rispondere a tutto questo ho accettato la chiamata di una squadra che aveva bisogno di me dove potevo mettermi in mostra e replicare sul campo agli episodi accaduti a inizio stagione. A Giulianova siamo partiti un pò a fari spenti, abbiamo fatto un gran gruppo, merito anche dell’allenatore, sono arrivati in corsa altri giocatori come Panzini che si sono inseriti molto bene. Abbiamo fatto il nostro, siamo stati sfortunati in qualche circostanza tipo la sconfitta all’overtime contro Vicenza che poteva darci la qualificazione matematica ai playoff, siamo rimasti purtroppo fuori per un niente. Alla fine un ottimo risultato considerato quello che si era visto all’inizio e come eravamo partiti.”
Vieni ad Ancona anche per tornare personalmente ad alti livelli?
“Dopo P.S.Elpidio e i due anni di Lecco, sono stato a Palestrina e inizialmente a Rieti. Due top team della categoria. Giulianova mi ha dato tanto e sono tornato al livello che volevo trovando delle giuste risposte. Adesso arrivò ad Ancona per confermarmi e crescere ancora. Sono sicuro di questo.”
Diamo allora il grande benvenuto ad Alberto Cacace che nella LUCIANA MOSCONI ANCONA indosserà la maglia numero 22.